I linguaggi di markup

Il linguaggio di markup (di marcatura) è un insieme di regole che descrivono i meccanismi di rappresentazione al livello strutturale, semantico, presentazionale o di layout, che sia un testo o di qualsiasi altro applicativo tipografico, web, visivo o letterario, lo stesso è composto da conversioni rese standard per essere interpretate da vari dispositivi che ne intercettano i marcatori di formattazione dette anche tecniche di espressione codificate.

Il termine markup (marcatura) deriva e nasce nell’ambiente tipografico dove si è soliti contrassegnare con annotazioni le parti di testo che andavano evidenziate, sottolineate o corrette, allo scopo di segnalarle al compositore, al macchinista, all’operatore o al dattilografo.
Oggi esistono differenti tipi di linguaggio di markup e si distinguono in linguaggi di markup di tipo descrittivo e linguaggi di markup di tipo procedurale, la differenza tra i due sta nel meccanismo utilizzato per decifrarne la rappresentazione del testo, sia per quanto riguarda la struttura e sia per quanto riguarda il significato che gli elementi lo compongono, oltre che per la visualizzazione in se.

linguaggi di markup di tipo procedurale indicano le procedure di trattamento del testo aggiungendo le istruzioni che devono essere eseguite.
I linguaggi di markup descrittivo lasciano la scelta del tipo di rappresentazione da applicare al testo al software che di volta in volta la riprodurrà (XML HTML).

SGML è lo standard generalizzato di linguaggio a marcature ed è stato il prima linguaggio di markup descrittivo utilizzato al livello internazionale e regolarizzato dalla normativo ISO 8879 del 1986.
Di questo ci parla una nota web agency a Palermo eXceed Srl e nello specifico il suo dipartimento grafica, stile e design spiegandoci che ad oggi SGML basato sul concetto di definizione di tipo di documento DTD ovvero document type definition richiede per ogni documento la definizione del modo in cui i vari elementi del testo possono essere utilizzati ad esempio mittente, destinatari, data, oggetto, corpo, firma e tutti gli elementi di formattazione.

Sempre la stessa web agency a Palermo ma nel suo dipartimento RES (ricerca e sviluppo) ci parla del linguaggio di formattazione o a marcatori specifico e largamente utilizzato per il web, il linguaggio HTML che è stato sviluppato nei primi anni 90 nel XX secolo presso l’istituto CERN di Ginevra insieme al rinomato protocollo dedicato al trasferimento dei dati e dei documenti di tale formato comunemente noto con l’acronimo di HTTP.

Nel 1989 Berners – Lee propose un progetto che riguardava la pubblicazione di ipertesti noto con il nome di World Wide Web.
All’interno di questo progetto in seguito nacquero i server daemon conosciuti con l’acronimo di HTTPD e sia i client WWW che fu anche il primo browser della storia il cui sviluppo fu brevettato nel 1990 per uso interno specifico del CERN di Ginevra e solo in seguito pubblicato e diffuso nell’internet nel corso del 1991 tramite condotta IETF (Internet Engineering Task Force), l’integrazione di Internet il cui scopo fu portarne le risorse informatiche alla portata di tutti da li nel 1994 grazie al consorzio W3C che definì la variante 3.0 di HTML portandola in definitiva alla variante stabile 3.2 nel 1995 e nel 1997 che ultimò in seguito il lavoro nel 1998 consegnando al mondo HTML 4 e rendendo il web ciò che oggi conosciamo.