Il calore di scarto dell’industria costa il doppio

Il calore di scarto dell'industria costa il doppio

Di fronte alle sfide della Transizione Energetica e di un settore industriale che rappresenta più del 20% dei consumi italiani, la tecnologia degli impianti segue gli imprenditori nei loro sforzi per recuperare il calore di scarto dei processi produttivi. La valorizzazione degli scambi termici costituisce un grosso potenziale economico ancora tutto da sfruttare con l’installazione di sistemi di riciclo energetico. L’Italia ricomincia a produrre a pieno regime, e secondo l’Annuario Statistico di Terna avrà bisogno di più di 30 miliardi di kWh.

Misure per migliorare la performance energetica in azienda


Nell’industria una buona parte dell’elettricità consumata serve alla produzione di energia termica. Nella produzione chimica, siderurgica, manufatturiera e meccanica viene generato molto calore di scarto e solo dal 20 al 40% del combustibile utilizzato costituisce un’energia utile. Quindi ben il 60 o 80% dello scambio termico è potenzialmente recuperabile.

Gli scambiatori di calore industriali a piastre Alfa Laval usati in pronta consegna permettono alle aziende di abbattere i costi di approvvigionamento energetico. Si stima che l’impianto installato possa essere ammortizzato in bilancio addirittura in un anno di ciclo produttivo.

I rifiuti termici allo stato liquido sono i più facili da recuperare; il livello della loro temperatura è la discriminante più importante per studiare una strategia di valorizzazione energetica e personalizzare l’impianto in azienda. L’efficientamento energetico dovuto al riciclo del calore di scarto rappresenta un volano per l’industria e permette agli imprenditori di essere più competitivi sul mercato.

L’interesse verso i dispositivi termotecnici di recupero si può dire che viaggia su 3 livelli:

– Quello Nazionale per arrivare ad un’indipendenza energetica e al rispetto degli obiettivi di sostenibilità ambientale.

– Quello Territoriale per utilizzare l’energia del calore di scarto a favore di un bacino di utenti.

– Quello Industriale per valorizzare l’economia e aumentare la competitività.

Il migliore impianto termico per recuperare l’energia di scarto


Esistono diverse tecnologie di valorizzazione industriale che vanno dalla raccolta e accumulazione, fino allo stoccaggio di energia termica da scarti liquidi dei processi produttivi. È necessario affidarsi a dei professionisti per mettere a terra un progetto personalizzato nel contesto di ogni azienda. Le condizioni di valorizzazione degli scambi termici sono molto diverse a seconda del settore merceologico, ma in tutti i casi l’obiettivo comune è sempre sfruttare al massimo l’energia disponibile e abbattere i costi.

Uno scambiatore a piastre usato pronta consegna è per l’azienda un’occasione perfetta per non perdere tempo in produzione e rispettare le stringenti scadenze delle consegne. Data la facilità di ispezione e manutenzione dell’impianto è possibile rettificare e mettere a nuovo sistemi di qualsiasi marca. Le guarnizioni apribili permettono di accedere alle piastre e ridare loro efficienza e performance ottimale. Spesso conviene di più sostituire la macchina termica invece che cambiare guarnizioni, tiranti o placche erose. Anche il noleggio può essere una valida alternativa nell’attesa che un nuovo progetto venga realizzato. Affidarsi a produttori seri permette di ricevere informazioni precise sui propri liquidi di scambio e sulla loro compatibilità con i materiali dell’impianto. I professionisti sono in grado anche di adeguare gli scambiatori termici a nuove esigenze di performance, intervenendo con ampliamenti e modifiche del sistema.

Ambiente e risparmio energetico nel recupero del calore di scarto

Il risparmio che avviene grazie alla tecnologia degli scambiatori di calore a piastre permette di recuperare energia da riutilizzare in altri processi. L’impatto ambientale di questi impianti termotecnici favorisce il controllo del surriscaldamento globale e degli ecosistemi territoriali. Nell’industria i processi produttivi necessitano di liquidi ad altissime temperature. Per poter essere riutilizzata l’acqua deve essere nuovamente raffreddata passando per le placche del sistema di scambio termico. Il trattamento dei liquidi di scarto crea una fonte energetica di recupero che abbassa notevolmente i costi di approvvigionamento elettrico in azienda.

Anche i processi produttivi subiscono un miglioramento dei rendimenti, e permettono un aumento del Ritorno sugli Investimenti (ROI). Lo scambiatore di calore usato permette un’installazione efficiente anche in luoghi con spazi ridotti o con altre problematiche limitanti. Posto quindi che vi sia la risorsa da riciclare e che il problema dell’ingombro sia risolto, non resta che approfittare dell’efficientamento energetico e di un trattamento più rapido del calore di scarto. La sinergia di questi vantaggi porterà ad un rendimento maggiore sul prodotto finale e un’attenzione particolare all’ambiente.