Separazione casa coniugale cointestata: cosa succede?

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Purtroppo, oggi, le separazioni coniugali sono all’ordine del  giorno e accadano per i motivi più svariati. Le conseguenze si trascinano per anni, sia dal punto di vista affettivo ed emotivo, ma anche dal punto di vista materiale. Per esempio, sai cosa succede in caso di separazione con  la casa coniugale cointestata?

 

Innanzitutto, occorre sottolineare che la proprietà dell’immobile in questione è un diritto distinto da quello dell’abitazione. La legge, infatti, disciplina casi particolari in caso di figli minori o maggiorenni non autosufficienti economicamente e altre situazioni che vedremo nel dettaglio nei prossimi paragrafi.

 

L’argomento della casa cointestata è uno dei più frequenti, in caso di separazione, sia nel caso di coppia coniugata sia in quello di coppia convivente.

La divisione dell’abitazione necessita un accordo tra le parti, se questo non è possibile ciascun partner si rivolge al tribunale che deciderà circa l’ assegnazione della casa.

 

Per regolare i rapporti dopo la separazione, soprattutto se questi non sono pacifici, occorre rivolgersi ad un legale esperto. Se cerchi un avvocato matrimonialista a Milano, clicca qui per informazioni. Lo Studio legale Laura Gaetini assiste i propri clienti nei contenziosi in materia di diritto di famiglia: separazioni, divorzi e modifica delle condizioni, assegni di mantenimento, assegnazione della casa coniugale, e altre vertenze che riguardano la famiglia.

 

Se vuoi sapere quale coniuge che deve abbandonare la casa coniugale e quali sono i suoi diritti continua a leggere.

Separazione e vendita casa cointestata: come si gestisce?

Iniziamo con il definire cosa si intende per casa cointestata.

Si tratta di un acquisto effettuato da  entrambi i coniugi che pertanto diventano comproprietari.

Questo accade sia nel caso di coniugi in  comunione legale o in regime di separazione dei beni, poiché è possibile cointestare una parte del patrimonio, purché risulti da un atto dinanzi ad un pubblico ufficiale.

 

Partiamo da distinguere quindi i due regimi:

 

  • Comunione legale dei beni: tutto quello che viene acquistato durante o dopo il il matrimonio confluisce nel patrimonio comune, ad eccezione di ciò che viene indicato come bene personale;
  • Separazione dei beni: ogni acquisto è imputato esclusivamente al suo titolare.

Il regime di comunione o separazione dei beni, può essere cambiato in qualsiasi momento tramite un Notaio.

 

 

A prescindere dalla scelta, la casa coniugale può essere cointestata con l’istituzione di un fondo patrimoniale dove far rientrare il bene in questione.

 

Se la casa coniugale è cointestata, in caso di separazione la disciplina cambia a seconda se vi sia la presenza di figli minorenni o non autosufficienti. Valutando il caso specifico il giudice può decidere di assegnare la casa al genitore con il quale  i figli viranno in via prevalente.

 

In assenza di figli, invece, le alternative sono:

 

  • Dividere il bene con quote che siano pari a 50% per ognuno;
  • Attribuire la proprietà della casa tramite un accordo tra le parti: uno dei due acquisterà l’altra quota, liquidando il valore economico; se il trasferimento immobiliare avviene all’interno della separazione o del divorzio potrà beneficiare degli sgravi fiscali e non sarà dovuta la tassa di registro.
  • Vendita all’asta con divisione del ricavato tra i coniugi.

 

 

Casa coniugale cointestata: e se c’è un mutuo?

Uno dei casi più comuni e che procura frequenti  dissidi si ha quando la  casa in  proprietà dei coniugi è cointestata ma sussiste un mutuo.

 

I cointestatari sono tenuti al pagamento delle rate residue del mutuo, salvo accordi diversi, come è il caso dell’obbligazione da parte soltanto  di uno dei due ex coniugi.

 

Quest’ultimo caso prevede l’accollo del mutuo ad uno soltanto: un coniuge subentra all’altro nel contratto di mutuo già in essere obbligandosi al pagamento delle rate residue.

 

Riassumendo se ci si trova nella situazione di avere una casa coniugale cointestata con un mutuo in essere, si prefigurano tre situazioni possibili:

 

  • Rivedere le condizioni del mutuo;
  • Uno dei due può decidere di vendere la quota all’altro;
  • Gli ex coniugi possono scegliere di vendere a terzi l’intero immobile.

 

Separazione casa cointestata con figli: cosa sapere

Arriviamo alla questione più spinosa, la separazione con casa in comunione e  presenza di figli.

 

Come abbiamo sottolineato in precedenza, la legge tende sempre a tutelare i figli non economicamente autosufficienti.

 

Se non si riesce a trovare un’intesa, i coniugi, dovranno rivolgersi al giudice che assegnerà la casa familiare al coniuge a cui sono affidati i figli minorenni o non autosufficienti economicamente.

 

Questa norma tende ad evitare il disagio nei figli che già soffrono per la separazione dei genitori e rimangano nel medesimo habitat.

Soltanto in casi eccezionali la casa può essere divisa in due ed entrambi i coniugi continueranno a vivere nel medesimo immobile diviso in due parti.