Intelligenza artificiale: come utilizzarla per aumentare la produttività aziendale

Intelligenza artificiale: come utilizzarla per aumentare la produttività aziendale

Intelligenza artificiale: di cosa si tratta?

Ultimamente si sente parlare spesso di Intelligenza Artificiale (AI), e del grande impatto che questa potrebbe avere sul mondo del lavoro e in generale sulla società, grazie anche ad una capillare opera di digitalizzazione che ormai da anni viene portata avanti sia da aziende private che da servizi pubblici. Ma cosa si intende di preciso con intelligenza artificiale?

Si tratta di un sistema informatico che, unendo software ed hardware, è in grado di prendere decisioni in base a sofisticati algoritmi, al punto da poter “imitare” il comportamento decisionale di un essere umano.

Una caratteristica peculiare dell’intelligenza artificiale tra le molteplici è la capacità di imparare dai propri errori, perfezionarsi sempre di più e migliorare le proprie prestazioni.

Si parla in questo caso di machine learning: letteralmente, la macchina “impara” man mano, attraverso un continuo circolo di errori e relativi nuovi tentativi, migliorando e perfezionandosi in continuazione.

Vari modelli di intelligenza artificiale sono stati creati nel corso degli anni, con caratteristiche sempre più performanti, fino ad arrivare a programmi in grado di svolgere lavori che prima non sarebbe stato possibile affidare ad una macchina.

A cosa serve l’intelligenza artificiale?

L’intelligenza artificiale è uno strumento eccezionale il cui uso può essere applicato a moltissimi settori.

Dal riuscire a calcolare algoritmi finissimi per potersi muovere nel mercato azionario, alla sostituzione di operatori in carne ed ossa in centri di assistenza e call centers, fino allo sviluppo di auto con la guida automatica.

L’applicazione di intelligenza artificiale consente di ridurre i costi di assunzione del personale, di impiegare tecnologie sofisticate e con margine di errore minimo rispetto alla controparte umana, di svolgere in pochi minuti calcoli e programmi che richiederebbero altrimenti un dispendio enorme di tempo e risorse.

Oramai l’intelligenza artificiale sta diventando parte integrante della nostra vita quotidiana; ogni giorno abbiamo a che fare con programmi che svolgono funzioni specifiche in base ad algoritmi in costante evoluzione: basti pensare alle voci artificiali che ci guidano durante l’assistenza clienti, simulando in tutto e per tutto un operatore umano, o ai software che consentono ad apparecchiature mediche e non di segnalare eventuali osservazioni di rilievo o problematiche particolari.

L’uso dell’intelligenza artificiale è ormai ben inserito nella nostra società moderna, che ne trae beneficio in diversi campi.

Intelligenza artificiale ed aziende

Da anni molte aziende italiane hanno iniziato a rapportarsi con le intelligenze artificiali.

A volte si tratta di ruoli marginali, come appunto la gestione del servizio clienti al telefono o sul sito ufficiale dell’azienda in questione, ma sempre più spesso le intelligenze artificiali assumono un ruolo centrale a livello aziendale, permettendo di ridistribuire la forza lavoro in maniera più funzionale, gestire più richieste contemporaneamente senza dover ricorrere ad impiego di personale aggiuntivo e quindi costi aggiuntivi.

Spesso infatti, gran parte degli impiegati in una azienda vengono “relegati” a lavori ripetitivi, poco stimolanti o che richiedono troppo tempo e fatica.

L’automazione robotica dei processi (RPA, Robotic Process Automation) impiega robot software per eseguire attività ripetitive prima eseguite dagli umani; di conseguenza l’intelligenza artificiale, va a sostituire efficacemente l’impiegato in alcune mansioni, quest’ultimo può dedicarsi a diverse attività alternative all’interno dell’azienda e delle proprie mansioni, aumentando così in maniera esponenziale la propria utilità e produttività.

Il ruolo dell’intelligenza artificiale nella Sanità e nella Pubblica Amministrazione

“L’intelligenza artificiale ha rivoluzionato molti settori, ma forse quelli che più ne traggono beneficio quotidianamente sono i settori al servizio dello Stato e dei Cittadini.” dice Federico Aiosa senior business development manager esperto nel settore delle nuove tecnologie applicate al business.

“A livello di Servizio Sanitario, l’intelligenza artificiale occupa un ruolo centrale: dai programmi atti alla prenotazione ed esecuzione di esami di screening per la prevenzione di molte malattie, ad algoritmi diagnostici in costante aggiornamento che permettono ai macchinari di scovare malattie o alterazioni con una precisione non raggiungibile con l’occhio umano, alla possibilità di elaborare quantità enormi di dati che permettono un costante avanzamento della ricerca in ambito scientifico.

Anche la Pubblica Amministrazione si avvale, ormai da anni, dell’uso delle intelligenze artificiali, i cui sofisticati algoritmi permettono di offrire una assistenza online o al telefono pari o addirittura migliore a quella di un operatore in carne ed ossa, prenotare appuntamenti e calcolare in anticipo quale sia una problematica presente all’interno del sistema e quindi risolverla o addirittura impedire che essa si presenti.

Il ruolo dell’intelligenza artificiale nel Polo Strategico Nazionale (PSN) e nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR)

Abbiamo chiesto a Federico Aiosa un approfondimento simile a quello sulla blockchain che potete leggere qui, per spiegarci come l’intelligenza artificiale rientra a pieno titolo nel PSN e PNRR.

“Il Polo Strategico Nazionale (PSN) è l’infrastruttura responsabile di trasformare gradualmente la Pubblica Amministrazione tramite un’opera di digitalizzazione, fornendo nuove tecnologie e l’utilizzo di infrastrutture cloud, per fornire un servizio moderno ed in grado di gestire un flusso costante di richieste.

A tal proposito l’utilizzo dell’intelligenza artificiale svolge un ruolo fondamentale, poiché consente di gestire su larga scala un flusso enorme di informazioni, individuando per ciascuna richiesta una soluzione ad hoc ed affinando man mano la sensibilità dei propri algoritmi.

Utilizzare l’intelligenza artificiale invece che operatori in carne ed ossa consente di minimizzare il rischio di errori, ridurre la forza lavoro permettendo una migliore allocazione delle risorse, e garantire un costante miglioramento delle prestazioni.

L’intelligenza artificiale (Artificial Intelligence) può anch’essa apportare un contributo decisivo ai fini del raggiungimento degli obiettivi prefissati in seno al PNRR.

I classici sistemi informatici che vengono tuttora riproposti sono ormai superati e non al passo con le esigenze del nostro secolo.

Tra alcuni degli obiettivi principali del PNRR c’è quello di combattere la disoccupazione accrescendo l’occupabilità. Ciò che occorre è giungere a un’analisi ad hoc della storia professionale e formativa di un lavoratore, delle sue radici sociali, dei suoi interessi e attitudini.

Esistono oggi alcune tecnologie che consentono di rendere più semplici nonché efficaci le analisi per gli operatori dei servizi del lavoro.

La dura verità è che la capacità di analisi delle persone è limitata, e questo è dovuto principalmente alla mole di dati limitata che si può analizzare quando arriva il momento di prendere delle decisioni. Ma una macchina, grazie a sistemi di natural language processing, di deep learning e di reasoning, è invece in grado di giungere ad analisi e ipotesi tenendo in considerazione tutta una serie di dati enormemente maggiore rispetto a quelli che un umano riesce a intravedere (i cosiddetti big data).

Solo affidandosi ai progressi della tecnologia è possibile generare dei profili informativi completi sui lavoratori.

La creazione del Polo Strategico Nazionale è condotta dal Dipartimento per la trasformazione digitale.

Il Polo ospiterà i dati ed i servizi critici e strategici di tutte le amministrazioni centrali (circa 200), delle Aziende Sanitarie Locali (ASL) e delle principali amministrazioni locali (Regioni, città metropolitane, comuni con più di 250 mila abitanti) e sarà fondamentale fare un lavoro di modernizzazione non solo delle infrastrutture e dei servizi ma anche del personale, il quale troverà beneficio ad entrare in un mondo sempre più innovativo, come anche le aziende, l’amministrazione pubblica ed i cittadini.”